La cellulite o panniculopatia edemato-fibro-sclerotica (PEFS), è un disturbo che interessa il tessuto adiposo sottocutaneo (ipoderma) e si può osservare in particolare in alcune aree del corpo, soprattutto femminile, come i fianchi, le cosce, i glutei.
In tali zone, la cute perde compattezza e tonicità e assume il caratteristico aspetto detto ‘a buccia d’arancia’, con avvallamenti e rigonfiamenti.
Come si forma la cellulite
L’ipoderma è un tessuto ricco di fibre di collagene, vasi sanguigni e tessuto adiposo le cui cellule dette adipociti, immagazzinano i lipidi e sono raggruppati in globuli. Essi hanno una funzione energetica poiché i lipidi sono una riserva di energia per l’intero organismo, oltre ad avere funzione termoregolatrice e a fungere da sostegno meccanico.
Può succedere che, a seguito di vita sedentaria, alimentazione scorretta abitudini errate, gli adipociti aumentino di volume andando a comprimere i vasi sanguigni che si trovano tra i globuli adiposi, provocando rallentamenti della circolazione linfatica e sanguigna. La conseguenza è una riduzione di apporto di ossigeno locale e ristagno di scorie metaboliche che, a lungo andare, possono innescare processi infiammatori.
- In una prima fase (fase edematosa) si osserva edema cioè gonfiore locale e senso di pesantezza alle gambe. Comprimendo la pelle compaiono i caratteristici buchetti della ‘pelle a buccia d’arancia’. Intervenendo in questa fase i trattamenti dermocosmetici danno ottimi risultati.
- Se non si corre ai ripari, il ridotto drenaggio delle scorie metaboliche e la ridotta ossigenazione dei tessuti, determinano l’insorgenza di processi infiammatori con conseguente formazione di noduli fibrosi (fase fibrosa).
- Col tempo si verifica una riduzione dell’elasticità dei vasi sanguigni, della funzionalità e del calibro degli stessi a causa della compressione esercitata dagli adipociti; il connettivo tende a ritrarsi, si osservano zone flaccide, le zone fibrose tendono a sclerotizzare formando zone dure e dolenti alla palpazione. La zona è fredda al tatto, il colorito è spento, i gonfiori e gli avvallamenti sono evidenti. La pelle assume una conformazione cosiddetta a ‘materasso’ (fase sclerotica). Questa fase è la più difficile da trattare e dà pochi miglioramenti con i diversi trattamenti a disposizione.
Cause e fattori predisponenti
La cellulite può colpire sia gli uomini che le donne, ma nella maggior parte dei casi sono le donne a soffrire di questo disturbo. Le donne mediterranee, in particolare, hanno una caratteristica conformazione del corpo con fianchi larghi, cosce e glutei formosi con tendenza all’accumulo di grasso soprattutto nella parte inferiore del corpo, che favorisce stasi venosa e alterazioni del microcircolo specie in queste zone. Anche gli ormoni femminili giocano un ruolo nel favorire la comparsa della cellulite, così come l’assunzione della pillola anticoncezionale che determina spesso ritenzione idrica e peggiora la microcircolazione periferica.
Il fattore che più aggrava la cellulite e ne favorisce la comparsa è la sedentarietà; viceversa il movimento favorisce l’ossigenazione dei tessuti, attiva la circolazione, tonifica i muscoli e brucia i grassi del tessuto sottocutaneo, contrastando su tutti i fronti la comparsa della cellulite.
Anche una dieta squilibrata, povera di vegetali freschi e ricca di grassi, di zuccheri e sale, favoriscono la ritenzione idrica, l’accumulo di grassi e quindi della cellulite.
Altro fattore aggravante è il fumo che irrigidisce le pareti delle arterie, aumenta la produzione di radicali liberi e riduce l’ossigenazione, portando sostanze tossiche nei tessuti.
È sconsigliato inoltre indossare indumenti troppo attillati che ostacolano la circolazione, stare in piedi fermi o seduti per molto tempo, ridurre il consumo di alcolici; raccomandato invece bere molta acqua che aiuta a drenare le tossine e scorie metaboliche.
Consigli di trattamento
Poiché il disturbo è causato da molti fattori, i trattamenti suggeriti sono diversi.
Alcuni trattamenti, più specifici, richiedono interventi specialistici, personalizzati in base alla gravità del problema.
Prima di tutto si interviene utilizzando sostanze vasoattive che migliorino il microcircolo locale. Numerose piante contengono componenti capillaroprotettive e vasotoniche che aumentano la resistenza dei vasi, diminuendone la permeabilità e quindi la fuoriuscita di liquidi e il ristagno interstiziale: la centella asiatica, il rusco, la vite rossa, l’ippocastano, l’amamelide e diverse altre piante. Tali componenti vanno assunti sia per bocca, in modo da agire dall’interno a livello del microcircolo, sia in forma di creme o gel da massaggiare localmente dove serve.
Altro fronte su cui è necessario intervenire è la riduzione del pannicolo adiposo, utilizzando piante che attivino la lipolisi e mobilizzino i lipidi immagazzinati localmente. Tra queste c’è il caffè e alcune alghe marine come il fucus versicolor e la laminaria.
Si riduce infine l’infiammazione locale applicando sostanze con proprietà lenitive e antiflogistiche: l‘edera, la boswelia e l’ananas hanno queste proprietà.
In commercio esistono prodotti in crema, gel, fanghi, spray già pronti che contengono miscele ben bilanciate di diversi estratti di tali piante, in modo da intervenire su più fronti e da avere risultati visibili già da subito.
Si consiglia di utilizzare prodotti esfolianti prima di procedere alla loro applicazione in modo da eliminare le cellule morte, migliorare l’ossigenazione dei tessuti e assorbire maggiormente le sostanze anticellulite. La pelle sarà subito più liscia e luminosa e l’anticellulite più efficace.
Il massaggio
Per riattivare la circolazione, ridurre i gonfiori, drenare i liquidi e tonificare i muscoli il massaggio è un ottimo alleato, soprattutto quando la cellulite è ai primi stadi e in particolare la tecnica di linfodrenaggio.
Altre tecniche sono la pressoterapia, gli ultrasuoni, l’idromassaggio, i fanghi termali.
L’uso quotidiano di calze elastiche a compressione graduata, unita all’uso orale e locale di drenanti e vasotoniche, permettono di velocizzare i risultati poiché effettuano un leggero massaggio meccanico.